La nuova tendenza dal mondo tattoo: non solo simboli indelebili (o quasi) sulla pelle, ma anche tecnologici e musicali
C’è chi li cancella, come Stefano De Martino che ha recentemente condiviso la decisione di rimuoverne due (una scritta e un’ancora sulla mano) con tanto di foto della fasciatura post-intervento al laser, e chi li copre, come Elisabetta Canalis con il suo riconoscibile tribale all’avanbraccio dai tempi di Striscia. E poi c’è chi ne fa vanto quotidiano, come i Ferragnez (lui dagli esordi e lei work in progress con i momenti salienti della sua vita, persino con protagonista il piccolo Leone versione angioletto), e chi ha recentemente mostrato al mondo il più recente, come Selena Gomez, che per festeggiare l’uscita del suo ultimo album, Rare, ne ha fatto fare uno ispirato al suo ultimo disco sul collo, sotto l’orecchio destro.
Tra le nuove tendenze che ho scoperto, c’è persino quello di coppia, come pegno d’amore per chi convola a nozze, ad esempio, ma se per le spose sarebbe preferibile evitare di ostentarli, il Galateo vorrebbe che tattoos e piercing fossero discreti e in numero limitato. Ma la moda ci insegna ben altro, disegni e stili diversi, nomi, frasi e chi più ne ha più ne metta.
Il tatuaggio è ormai da anni in auge e trasversale nelle generazioni, e ormai non è più raro vedere un (giovane) nonno tatuato, ad esempio. Si tratta di creazioni (anche di raro prestigio artistico – tra gli italiani più richiesti, Gian Maurizio Fercioni, leggenda dal 1972, Marco Manzo, il preferito di Asia Argento, e Amanda Toy con le sue opere fiabesche) di inchiostro sulla pelle, storicamente usate da molte popolazioni per lasciare un segno indelebile della propria vita sulla pelle, mostrando agli altri il proprio vissuto.
E in effetti ancora oggi sono questo, i tatuaggi, ed è sempre preferibile optare per scegliere di farsene dalla simbologia significativa per la nostra persona: dalle ancore, sinonimo di speranza nel futuro, a gatti (astuzia), farfalline (metamorfosi e libertà), delfini (unione tra realtà e sogno), tribali di ogni forma e grandezza, giapponesi, lettering e i vintage ispirati a quelli dei marinai dei tempi che furono e che si diceva portassero persino fortuna.
E poi le note musicali, simbolo ovviamente dell’amore per la musica, oggi assolutamente superate dai Soundwave Tattoo di Skin Motion, ovvero tatuaggi che suonano con lo smartphone. C’è chi già lo vuole per riascoltare la canzone preferita o la voce o un suono particolarmente caro. Non sono tattoo normali, ma rappresentano l’onda sonora che compone l’audio prescelto: avvicinando poi la fotocamera dello smartphone, i segni impressi su pelle vengono riprodotti dal dispositivo mobile. L’azienda creatrice prevede l’acquisto di app nella quale caricare un inserto audio e che tradurrà il suono in disegno da far imprimere su pelle da uno dei tatuatori autorizzati. In seguito, bisognerà caricare la foto dentro la piattaforma e il Soundwave Tattoo sarà così pronto per essere ascoltato via smartphone puntando la fotocamera sul tatuaggio. Ad inventarli è stato l’artista e imprenditore del settore Nate Siggard, facendosene uno su sé stesso, con video virale nel 2017 (oltre 350 milioni di persone).
Rigorosamente, però, sempre affidarsi a professionisti del mestiere in centri specializzati e certificati: meglio un tatuaggio in meno, ma sicuro e ben fatto.