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Il virus Covid-19 sta fermando un intero Paese, anche le eccellenze del territorio

Quando una situazione diventa emergenza nazionale, dichiarata pandemia mondiale con a rischio milioni di persone e il nostro futuro, anche il business deve fermarsi.
Una decisione dolorosa e che avrà conseguenze molto pesanti sul singolo impenditore e sui suoi dipendenti come sulla collettività e sul sistema economico. Ma, una decisione d’obbligo.

Per questo motivo, una delle aziende orafe più conosciute del distretto vicentino, Pesavento, ha scelto di restare a casa per fermare il Coronavirus Vicenza, 12 marzo 2020. Con una prova drastica di coraggio e responsabilità, Pesavento decide di bloccare in via preventiva tutte le attività fino al 3 aprile.

Una scelta difficile, presa con grande ponderazione me anche risolutezza – spiega Chiara Carli, titolare e responsabile creativo dell’azienda – Stiamo attraversando il periodo più duro che l’Italia possa ricordare. Noi siamo parte di una Comunità che ci sta chiedendo responsabilità e impegno per bloccare l’espansione del coronavirus. Non abbiamo avuto casi di contagio e il nostro lavoro procede con impegno appassionato, ma in questo momento sentiamo anche il dovere di rispettare le regole del Governo, sostenute dalla Regione Veneto e appoggiate dall’Associazione di categoria. Ridurre gli spostamenti e restare a casa è una necessità.

Per Pesavento, che per tutti è una grande famiglia, le persone sono il bene più grande. È naturale quindi che, fin dal 24 febbraio, con le prime avvisaglie dell’emergenza sanitaria siano scattati i protocolli di sicurezza più severi per tutelare la salute dei dipendenti e la proprietà sia giunta alla decisione, meditata in questi giorni, di sospendere tutte le attività produttive fino al 3 aprile, seguendo i termini del decreto #IoRestoaCasa del 9 marzo.

A poche ore dalla decisione tutti i clienti sono stati informati e sono arrivate subito le proposte di collaborazione da parte dei distributori per collocare nei mercati esteri i prodotti già pronti per la vendita.

“Un gesto che ci è stato di grande sostegno” – ha commentato Chiara Carli. “Questa chiusura eccezionale comporterà anche costi straordinari, ma siamo pronti ad affrontarli nella speranza che questa situazione si risolva quanto prima e che il nostro sforzo possa essere utile per vincere insieme. Siamo pronti a ripartire con il nostro entusiasmo, quanto prima e ancora più consapevoli”.

Pesavento non è sola in questa decisione e ha condiviso la scelta con altre aziende vicentine del settore orafo, sottolineando il senso di unità tra imprenditori. Emerge ugualmente un profondo rispetto e apprezzamento per chi ha fatto scelte diverse, perché ogni azienda vive realtà differenti e non esiste una soluzione uguale per tutti.

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