Alle Paralimpiadi di Tokyo tutti a brindare per Bebe Vio e gli altri atleti veneti in gara (e medagliati)
È la portabandiera azzurra, la nostra eroina, esempio nazionale e soprattutto veneto di tenacia, talento e determinazione. Bebe Vio ha da qualche giorno conquistato il secondo oro olimpico battendo 15-9 la cinese Jingjing Zhou, già sconfitta nel 2016 a Rio.
La campionessa indiscussa di Tokyo 2020 ha vinto il suo secondo oro paralimpico nel fioretto individuale: emozionata e commossa, in occasione della cerimonia di premiazione la 24enne trevigiana di Momigliano Veneto contro le regole è andata a salutare il Presidente del Comitato Italiano Parolimpico, Luca Pancalli, che le ha consegnato la medaglia d’oro.
Sono felicissima perché pensavo di non farcela. Ho avuto un infortunio grave e ho dovuto preparare tutta la Paralimpiade in due mesi: è stata tosta
Non “solo” Bebe Vio
Sono circa 40 le medaglie dell’Italia, e tra gli atleti orgoglio del palmares anche i due nuotatori veronesi Xenia Palazzo, argento nei 200 misti, e Stefano Raimondi, bronzo nei 100 stile libero, mentre la prima medagli azzurra l’aveva conquistata il padovano Francesco Bettella, bronzo nei 100 dorso di nuoto categoria, seguito dall’argento nello stile libero del conterraneo Luigi Beggiato.
Un grande orgoglio, a dimostrazione che lo sport è vincente e positivo, capace di abbattere ogni barriera e unire le persone sotto un unico faro.