Quando leggere cura l’anima: il caso a Firenze
Mi ha colpito subito l’iniziativa della Piccola Farmacia Letteraria, nata da un’idea di Elena Molini e dalla consapevolezza che un buon libro può curare l’anima.
Dopo anni trascorsi in una catena della grande distribuzione intuisce che sono proprio gli stati d’animo a muovere le scelte del lettore e che è necessario reinterpretare il concetto classico di libreria per dare più valore ai rapporti umani e ascoltare chi ci sta davanti.
Chiedere “Come stai oggi?” lasciando all’altro tutto il tempo di cui ha bisogno per rispondere, percepire il non detto, camminare in punta di piedi nella vita degli altri consigliando libri che diventano tonici, balsamo per le ferite, messaggi che smuovono montagne o sciolgono rigidità.
Credo che l’unico modo che abbiamo per andare avanti sia fare un passo indietro e osservare da lontano. Guardare chi abbiamo di fronte e ascoltare quello che ha da dirci.
Tutti i testi alla Piccola Farmacia Letteraria sono catalogati in base alle emozioni, agli atteggiamenti, agli stati esistenziali in essi contenuti anzichè in base alla trama. Inoltre sono accompagnati da un bugiardino realizzato da noi e dai nostri psicologi con tanto di indicazioni terapeutiche, posologia ed effetti collaterali. Un’idea semplice, ma per certi versi audace che è piaciuta a tutti.
Ed è così che pian piano intorno alla libreria si è creata una piccola comunità che ha travalicato i confini del quartiere, di Firenze, dell’Italia in cui si da valore allo scambio di opinioni e di vissuti.
Ogni giorno varcano la soglia “pellegrini” da ogni luogo con il proprio carico di emozioni e curiosità. Tutti sono i benvenuti, anche gli amici a quattro zampe. Far sentire a casa chiunque si approcci alla Piccola Farmacia Letteraria, sia fisicamente sia attraverso il web, è la nostra missione.