È in arrivo il periodo più ricco di brindisi dell’anno: come servire le bollicine più preziose senza fare figuracce?
Natale, Capodanno, feste aziendali, ricorrenze, compleanni, anniversari e chi più ne ha più ne metta. Quale vino si abbina meglio dello Champagne a queste occasioni ricche di brindisi?
Ma bisogna anche saperlo servire lo Champagne.
Come racconta a GQ Domenico Avolio, direttore del Bureau du Champagne in Italia, che afferma:
Lo Champagne è un vino molto più versatile di quello che la maggior parte di noi possa pensare … anche a tutto pasto, come aperitivo, senza dover aspettare per forza l’evento degli eventi. Ma lo celebrare un momento importante della nostra vita con un vino prestigioso, anche se tenerlo troppo a lungo in casa può arrecare danni tremendi alla sua qualità.
Le regole base per servire lo Champagne?
Prima di tutto, come ogni vino mosso, e bevanda in generale, evitare di scuoterlo poco prima di stappare, rischiando effetto schiuma in giro per l’ambiente.
Poi va sempre scelto il bicchiere giusto, perché non si può servire lo Champagne in ogni calice possibile: scegliete quelli a tulipano o a “piscina”.
Non solo al dolce: come dice l’esperto, appunto, si tratta di un vino perfetto per ogni momento e abbinamento (più o meno), quindi si può tranquillamente sfatare il mito dello Champagne valido solo per brindisi o dessert.
Infine, la cosa più importante: mai servirlo caldo.