Conclusa la 70^ edizione: vince Diodato, Gassmann tra i giovani, le donne, le polemiche e i look di artisti e vip
Un dato di fatto è che Sanremo è Sanremo e dalla prima edizione nel lontano 1951, è la kermesse tra musica e intrattenimento assolutamente e totalmente italianissima.
E se è vero che la moda è lo specchio dei tempi, il palco dell’Ariston è sicuramente la passarella per eccellenza. In generale al rosa delle presentatrici si sono presentate elegantissime e delicate. Vincitore totale l’Armani indossato da Rula Jebral che ha illuminato l’intero teatro ma scomparendo dietro la forza di un monologo che sicuramente farà storia. Le artiste invece si sbizzarriscono: l’eccentrica scollatura firmata Versace indossata da Elodie,
Dua Lipa che si scatena con chignon sleek e ensemble composto da top bralette dotato di maniche a palloncino e shorts, fino a Pleasedontbuy by Twinset che ha realizzato un abito speciale per Elettra Lamborghini in occasione del duetto con Myss Keta (per poi passare a Marinella Spose decisamente un look più stravagante a cui siamo abituati a vedere l’ereditiera). Ma gli uomini hanno davvero esagerato.
Tiziano Ferro in dolce e gabbana: impeccabile. Fiorello in completo con giacca porpora Armani: perfetto. Gai Mattiolo ha invece firmato le giacche stravaganti di Amadeus serata dopo sera.
Ma il vero tsunami è sicuramente Achille Lauro. In quanto a stile canoro, si lascia il giudizio ai posteri, ma per lo stile, l’artista ha collaborato con niente meno che Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci per le sue (è il caso di dirlo) apparizioni. Vero e proprio trasformista, nella prima puntata è San Francesco, poi ha vestito i panni di David Bowie, ha stupito tutti poi con il copricapo da capogiro rappresentando la Divina Marchesa Luisa Casati Stampa e abbigliato, per il gran finale, come Maria Elisabetta.
Saranno le 70 candeline, sarà la necessità di ritrovare uno stile italiano che metta un po’ d’ordine nel marasma del Bel Paese. Ma alla fine, il Festival ha fatto davvero parlare di sé: monologhi, baci, finti svenimenti, colpi di scena. Sanremo è davvero Sanremo.