Ecco come rileggere il mio romanzo attraverso le emozioni di chi l’ha amato: si parte con l’attore Francesco De Marzi
Mi è sempre piaciuta l’idea di poter vedere le cose attraverso gli occhi e il cuore, le emozioni, i sentimenti degli altri. E, pensando al mio libro – Alla ricerca di A – anche di raccontarlo, dipingere le emozioni che la storia di Matteo e Francesca ha portato attraverso le persone che l’hanno letto.
Ho subito pensato a Francesco De Marzi, caro amico e artista, che ha preso parte, ad esempio, alla recente serie tv di Luca Guadagnino “We are who we are“. Proprio un suo messaggio dopo aver letto il libro mi ha spinto a creare questo format di interviste, RaccontiAMOci appunto, per intervistare i lettori
Cosa ti ha emozionato del libro?
Tutto, de vo ammetterlo. Mi è piaciuto perché racconta la vita di tutti noi, che possiamo innamorarci di qualcuno. Io? No non sono innamorato ora. Matteo è molto timido, poi si innamora della sua Francesca e a quel punto cambia, vede in lei una sorta di spinta a migliorare se stesso. Un bellissimo messaggio che ben delinea la loro storia d’amore.
Leggere Alla ricerca di A è stato bello: è un libro molto scorrevole, e scoprendo la storia la sua semplicità è disarmante, tanto da portarti a divoralo velocemente. L’ho letto e vissuto come se fossi il protagonista. Ho visto attraverso gli occhi di Matteo.
Cosa mi ha colpito alla fine? La storia in sé: un amore che, anche se ambientato oggi, echeggia al passato. Tu menzioni la tecnologia, i social, cantanti di oggi che richiamano i nostri tempi, ma la storia è come se fosse d’altri tempi. Questo è bellissimo perché c’è ancora speranza di condividere passioni e idee, senza essere snaturati dal mondo di oggi.
Tutti noi cerchiamo qualcosa e tu?
Io voglio stare bene, con me stesso e con le persone attorno ame. Un po’ come Francesca. Ho tante passioni e cerco di coltivarle. Spesso complicato, non bisogna porsi limiti. Bisogna credere nei sogni: tutti cerchiamo qualcosa che presto o tardi arriverà, se lo vogliamo!