In onda la sera del 16 novembre su SKY Arte il documentario che celebra i 50 del brand e la storia dello stilista
Si intitola Very Ralph ed è il nuovo documentario targato HBO dedicato a Ralph Lauren.
Un mito, come sappiamo, che da venditore di cravatte kipper viene immprtalato ventenne abbigliato preppy con calzini bianchi e pantaloncini chino. Come racconta di Ralph Lauren niente meno che il collega Calvin Klein:
«Si è sempre vestito in modo diverso rispetto a tutti gli altri. Pensavo che era bello vederlo andare in giro così. Aveva una sua personalità.»
Il film, diretto da utilizzato dalla pluripremiata regista Susan Lacy, già alla regia di Jane Fonda in Five Acts,sarimbastisce su pellicola quello che il futuro successo dello stilista. partendo proprio dal giovane Ralph Laure, elegante sia innovativo.
Tra i numerosi illustri ospiti figurano Anna Wintour, Tina Brown, Karl Lagerfeld, Kanye West e Naomi Campbell.
Del resto di lui persino Audrey Hepburn – in occasione dei CFDA Fashion Awards del 1992 – aveva detto:
«Non ti sei limitato a creare un concetto totale di moda e stile, ma l’hai protetto con coerenza e integrità, ricordandoci sempre le cose migliori della vita. Se si afferma che una cosa è molto Ralph Lauren, si capisce subito cosa si intende.».
Figlio di immigrati ebrei ashkenaziti della classe operaia, cambia il suo cognome da Lifschitz a Lauren e vende le sue cravatte ai grandi magazzini di New York alla fine degli anni sessanta per poi arrivare a disegnare i vestiti di The Great Gatsby e Annie Hall a metà degli anni Settanta, aprire i suoi primi negozi internazionali negli anni Ottanta, portare la sua compagnia alla Borsa di New York negli anni Novanta e mantenere per tutto il tempo bilanci sempre floridi.
Nel 2018 Ralph Lauren Corporation ha registrato un fatturato di 6,31 miliardi di dollari.
«Very Ralph» culmina con il galà e lo spettacolo che si è tenuto nel settembre 2018 per il 50 ° anniversario dello stilista, e con l’aneddoto di Hillary Clinton a definire la sacralità di Ralph Lauren nella cultura e nella narrazione dell’America:
«Quando la bandiera con le 13 stelle e strisce che sventolava su Fort McHenry durante la guerra del 1812, che ispirò Francis Scott Key a scrivere l’inno nazionale degli Stati Uniti “The Star-Spangled Banner” (La bandiera adorna di stelle), si era ormai a brandelli, ho contattato Ralph che ha subito investito 13 milioni per restaurarla,» racconta. «Lo ha fatto perché ha capito l’importanza dell’incarico che aveva appena ottenuto. Lo ha fatto perché capisce cos’è un’icona e perché lui è unico.».