Anche voi avete paura di fare un piccolo errore che possa compromettere la vostra salute e quella degli altri? Qui tra occhiali appannati, distanza di sicurezza e mani in alto c’è da diventare acrobati!
Prendi la mascherina, togli la mascherina.
Metti i guanti, non toccarti per alcuna ragione al mondo, togli i guanti e non toccare nient’altro.
Rimetti la mascherina, saluta con il piede o il gomito che manco un acrobata.
Un gran macello: questa Fase 3 (o forse è ancora la 2?) con relativa ripresa sta diventando quasi più impegnativa di quella del lockdown. Perché se mentre prima eravamo tutti belli e tranquilli nelle nostre casette al sicuro, oggi siamo come combattenti sul fronte (si fa per ridere, ovviamente), e dobbiamo essere ligi al dovere, alle restrizioni, alle normative e al buon senso, che non fa mai male.
Il problema è che è tutto un grande macello, e il rischio di commettere un piccolissimo errore è dietro l’angolo. E la paranoia ringrazia.
Della serie: se arriva il corriere e sbadatamente dimentico la mascherina, o magari mi scivola giù, la paura di ammalarsi è dietro l’angolo. O se, altrettanto sbadatamente, mi sistemo i capelli toccandoli con i guanti sporchi (mica sporchi sul serio, ma con cui, semplicemente, ho toccato tasti, maniglie, tavoli e via dicendo), il virus scivolerà fino alla mia bocca? Cosa rischio?
Serve essere grandi acrobati, ad esempio, per aprire la porta di casa con i piedi infilando solo la chiave nel buco della serratura, senza toccare nulla (nel dubbio) e magari con le buste della spesa. Che fatica!
E poi i parenti di millesimo grado ok, ma gli amici del cuore no, i ristoranti nemmeno ma la tombolata di famiglia sì: non ci si capisce niente, e viene quasi nostalgia dei bei tempi di reclusione, nei quali l’unica paranoia era quella su come far lievitare l’impasto della pizza.
E poi, parliamo di noi miopi, astigmatici e di tutti quelli che portano gli occhiali (anche da vista, considerato che è quasi estate): come si fa a non farli appannare? Dicono di fissare bene la mascherina sul naso, per non far passare aria, ma può allentarsi, in effetti, e allora la lente si appanna, tocchi l’occhiale con i soliti guanti sporchi e… tac. Paranoia, welcome!
E la distanza tra amici e colleghi, come è possibile anche solo quando si passeggia sul marciapiede, incrociando un altro passante. E se mi viene da starnutire? E se viene a lui?
E cosa dire, poi, di quelli che si incrociano e non portano la mascherina, o la tengono sotto al naso, o peggio la indossano solo se beccano la polizia?
Insomma: un grande macello.
Aggiungiamoci l’estate che incombe e l’afa che già ride sotto i baffi pensandoci, e il pasticcio è fatto.
Ma armiamoci di pazienza, buon senso e civiltà.